Sorelle di Laura Pigozzi
Volevo scrivere un post su un libro bello che ho letto quest’estate.
La mia pigrizia nel fare i post è quasi vergognosa.
Ecco la storia si questo libro:
vedo una puntata in italiano dove l’autrice Laura Pigozzi presenta il testo.
Io ascoltavo la televisione insieme ai miei genitori.
Il titolo mi intriga. Anche perch” da quando mia sorella ha due bambini ho una relazione un po’ nuova e un po’ diversa con lei.
Mi sono detta: devo leggerlo.
Il testo si legge velocemente e in maniera piacevole.
Alcune vicende di sorelle sono raccontate come supporto alla tesi dell’autrice ( dalla relazione ambigua tra Virginia Woolf e Vanessa Bell, alla cognata del marchese de Sade, alle sorelle assassine Papin).
Il messaggio di base:
Le mamme vanno”uccise”.
Nel senso simbolio, psicologicamente.
Un atto neccessario se si vuole respirare da soli e andare avanti.
E invece si resta in una relazione ambigua per tutta la vita.
Conosco casi di mamme che vivono con figli adulti in casa. O di figlie che, ormai adulte, vivono nella casa della madre e del padre con il nipotino. Dove il distacco non c’è mai stato. E si comunica nel malessere e in una comunicazione degradante.
E poi ci sono le sorelle.
A svolgere un ruolo del tutto poco questionato e invece che nasconde ottime sfumature psicologiche.
Il rapporto con mia sorella mi ha salvato la vita.
Il suo essere diversa da me e frutto dello stesso constesto di vita mio, mi offriva ogni giorno un meravoglioso esempio di diversità.
Il testo merita di essere diffuso in famiglia e magari letto a scuola.
E poi sopratutto dalle madri che dal ruolo di creatrici di vita diventano meduse totalizzanti di amore.
Per me come donna il testo mi offre spunti di riflessione come
figlia
sorella
zia di una bambina
donna
sorella di chi vuole creare un’alleanza nuova come donna.
Il testo offre delle piste per andare oltre le pericolose simbiosi e sudditanze tra donne e ruoli che viviamo in continuazione in famiglia e nei gruppi sociali.
Come essere indipendenti già come donne TRA DONNE?
